Criterio di cassa – Novità della legge di bilancio 2017

A partire dal periodo d’imposta 2017, il reddito d’impresa delle imprese in regime di contabilità semplificata sarà pari alla differenza tra i ricavi, i dividendi, gli interessi percepiti nell’anno e le spese sostenute nello stesso anno. Ai fini delle determinazione del reddito d’impresa, rilevano nel rispetto delle regole finora applicabili (e, quindi, eventualmente in base al criterio della competenza economica) le plusvalenze, le sopravvenienze attive, le sopravvenienze passive, gli ammortamenti, gli accantonamenti di quiescenza e previdenza per i dipendenti, le perdite di beni strumentali, le perdite su crediti e le deduzioni forfettarie previste per particolari categorie di attività, quali, ad esempio, benzinai e agenti di commercio.
Occorre anche considerare che nel primo periodo in cui il reddito d’impresa viene determinato per cassa devono essere dedotte integralmente le rimanenze finali che hanno concorso a formare il reddito dell’esercizio precedente secondo il criterio di competenza. Il “passaggio” dal criterio di competenza a quello di cassa prevede perciò la rilevanza, come componente negativo, dell’importo delle rimanenze finali che, in molti casi, determinerà una chiusura in perdita che non potrà essere riportata negli anni successivi, ma solo in deduzione dal reddito complessivo del periodo d’imposta.

Per maggiori delucidazioni puoi contattare lo Studio Dott. Rag. Giancarlo Mandorino Commercialista a Piacenza.

 

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